Fiori e piante sono coltivate con almeno doppia talea, buona radicazione, colletto stabile e ben affrancato e senza difetti, chioma “piena” ed omogenea e gemme a fiore equamente distribuite su tutta la chioma.
Camellia japonica, C. reticulata, C. x williamsii ed altri ibridi
La camelia, originaria di Cina e Giappone, ha assunto in Occidente un ruolo predominante tra le piante acidofile. Molti gli appassionati e gli esperti ibridatori che iniziarono, sin dall’Ottocento, a creare numerosi ibridi locali. E’ una pianta caratterizzata da moltissimi colori e forme fiorali; le gamme cromatiche vanno dai bianchi ai rosa fino ai rossi, generando spesso stupende variegature e maculature; le forme sono molto variabili da quelle semplici o semi-doppie fino a quelle più complesse come doppie imbricate, peoniformi e anemoniformi. Perfette per il collezionismo: i vivaisti raccomandano “la rosa del Giappone” per la coltura sia in vaso che in giardino per siepi o esemplari isolati. L’ epoca di fioritura dipende dalle zone climatiche: il periodo più abbondante è tra fine febbraio ed inizio aprile. Varietà molto precoci possono cominciare a fiorire anche a dicembre.
Camellia sasanqua, C. sinensis, C. vernalis e C. hiemalis
L’inverno è tradizionalmente un periodo poco ricco di sorprese e colori per gli amanti della natura e del verde. Fa eccezione la camelia invernale che mostra le sue fioriture nei mesi più freddi. Arbusto sempre verde come le altre camelie, può avere un portamento slanciato, compatto ma anche quasi strisciante. I fiori vanno dal bianco al rosa al rosso con diverse possibilità di sfumature, la forma può essere a fiore semplice, doppio o semi-doppio. La camelia invernale con i suoi fiori che resistono al gelo, dà la sensazione di primavera ad ogni giornata tersa e soleggiata, attirando, con il loro tenue profumo, gli insetti impollinatori risvegliatisi per I’occasione. Attraverso una sapiente scelta di varietà da coltivare si potrà avere una fioritura continua da settembre sino a febbraio. Le varietà più precoci possono cominciare a fiorire a settembre-ottobre, quelle più tardive si protraggono fino a gennaio-febbraio.
Azalea japonica, Azalea indica, Azalea mollis
Arbusto d’origine orientale, adattatosi ai nostri climi sin dall’Ottocento, possiede oggi una vastissima offerta varietale, composta da differenti specie, da vecchie cultivar del lago e da recenti ibridi belgi ed americani. E’ una pianta rustica, molto longeva, ed il suo apparato radicale ridotto è ideale per la coltivazione in vaso, ma splendida per la formazione di macchie policrome nei parchi e giardini. La produzione interessa arbusti accestiti, compatti e molto fioriferi, con una gamma cromatica assai ampia ed una miriade di variazioni intermedie, composte anche da variegature e marginature dei petali. La forma d’allevamento classica a globo compatto ed accestito varia anche con esemplari coltivati a forma di piramide o di alberello. L’epoca della fioritura dipende dalle zone climatiche: il periodo più abbondante è tra aprile e maggio. Esistono varietà precoci che possono fiorire, in casa, anche durante il periodo invernale.
Rhododendron specie ed ibridi, R. yakushimanum
II genere Rhododendron è vastissimo e composto da innumerevoli specie ed ibridi. Giganteschi e secolari esemplari, presenti lungo le sponde del Lago Maggiore, vengono ammirati durante la primavera per la copiosa fioritura e le colorazioni dalle tonalità pastello. I lavori di ibridazione e miglioramento genetico hanno portato ad una vasta selezione varietale e garantiscono un perfetto ambientamento come piante da giardino o da coltura in vaso. Gli ibridi a fiore grande possono assumere un aspetto compatto (tipico degli ibridi yakushimanum), un portamento nano o ancora forme ad alberello. La fioritura è un sorprendente effluvio di colori: il folto capolino di singoli fiori si tinge di tonalità intense e luminose. La gamma di colori più diffusa è il rosso, ma ci sono anche tinte rosa, viola, porpora, arancio, bianco, giallo e blu-azzurro. L’ epoca di fioritura dipende dalle zone climatiche: il periodo più abbondante è tra fine aprile ed inizio giugno.
II genere Pieris, composto di 10 specie in tutto, proviene dal Nord America, dall’Himalaya, dalla Cina e dal Giappone, e venne coltivato nei giardini fin dall’inizio del 1700. Pieris japonica, sicuramente il più diffuso e comune del gruppo, presenta caratteristiche uniche: alla fioritura primaverile bianca o rosata, preannunciata da una copiosa bocciolatura invernale, segue la nuova vegetazione che, a secondo della varietà coltivata, assume colorazioni tendenti al rosso fuoco, al giallo, all’arancione o al color bronzo. Pianta piuttosto resistente ai geli, viene apprezzata anche durante la stagione invernale. L’ epoca della fioritura dipende dalle zone climatiche: il periodo di fioritura più abbondante è tra fine marzo ed inizio aprile. I pieris sono comunque apprezzati anche prima della fioritura per I’abbondante grappolo di boccioli bianchi presenti sin da gennaio e soprattutto per la nuova vegetazione dai colori vivaci durante aprile-maggio.
E’ una specie piuttosto duttile, apprezzata per la bocciolatura a pannocchia rosso granata in inverno (come nella varietà “Rubella”), per la profumata fioritura di altre varietà o ancora come arbusto da bacca (nella sottospecie revesiana). Pianta dioica (ossia che ha solo fiori o tutti maschili o tutti femminili che sbocciano su piante separate tra loro) e coltivabile sia all’esterno che all’interno, predilige l’ombra e non teme il freddo. La fioritura compare dalla tarda primavera con pannocchie colorate e fiori stellati che in autunno diventano bacche rossastre, molto decorative e presenti tutto l’inverno. La skimmia japonica fa parte delle acidofile, piante che amano nutrirsi in terreni a reazione acida e necessitano di essere periodicamente concimate con appositi prodotti.
Originaria del Nord-America è la specie più coltivata tra le sei esistenti. Cespuglio sempre verde alto fino a 3-4 metri con foglie ovali, molto coriacee, verde scuro brillante. Predilige nei nostri climi la mezz’ombra ed il terreno molto sciolto, ricco di humus e privo di ristagni. Resiste senza problemi al freddo intenso fino a -15/-20°C. E’ una delle acidofile a fioritura più tardiva (maggio e giugno) e l’infiorescenza a corimbo è molto attraente per la diversità delle colorazioni da fiore chiuso ad aperto passando da rosso a rosa a bianco. Molto caratteristica la forma e la colorazione dei fiori. La coltivazione della kalmia è stata introdotta negli ultimi 20 anni con ed è una pianta molto apprezzata dalla clientela più esigente. La fioritura è molto resistente alla pioggia.
Hydrangea macrophylla, Hydrangea spp.
Cespuglio a foglie caduche proveniente dal Giappone, è molto apprezzata come pianta in vaso fiorita grazie ai grossi corimbi emisferici che fioriscono a tarda primavera e inizio estate con colorazioni dal bianco, al rosa, al rosso, al blu in terreni acidi. La produzione si è molto sviluppata sul Lago Maggiore negli anni ’60 del secolo scorso e ha riscosso particolare successo per il blu intenso delle fioriture, favorito proprio dall’acidità del terreno di coltivazione. In questi anni le produzioni locali si sono specializzate nella coltivazione di piante di media e grossa taglia molto rustiche per un pronto effetto nelle realizzazioni di giardini.